Terapia cognitivo-comportamentale
Come funziona?
La terapia cognitivo-comportamentale è una forma di terapia psicologica validata scientificamente che si concentra su emozioni, pensieri e comportamenti e spiega il disagio emotivo attraverso la loro interazione. Infatti, gli eventi possono influenzare le emozioni, ma i pensieri e i comportamenti ne determinano l’intensità e la durata.
Ad esempio, se una persona ha pensieri negativi su se stessa o sul mondo che la circonda, potrebbe sentirsi triste o ansiosa. Inoltre, anche i comportamenti possono influire sui pensieri e sulle emozioni: se una persona evita una situazione che teme, potrebbe sentirsi temporaneamente meglio, ma questo comportamento potrebbe anche rafforzare la paura nel lungo termine.
La terapia cognitivo comportamentale si concentra sulle modalità tipiche di pensare e agire che possono instaurare dei circoli viziosi e causare malessere e mira a individuarle e modificarle, cercando di creare delle modalità più funzionali di pensare e comportarsi.
Terapeuta e persona collaborano per identificare i pensieri negativi o le distorsioni cognitive che possono influire sulle emozioni e sui comportamenti e, successivamente, per sviluppare strategie con l’obiettivo di cambiare questi schemi di pensiero e comportamento, in modo da migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita.
Caratteristiche
Validata scientificamente
La Terapia Cognitivo Comportamentale si avvale di protocolli, di metodologie e tecniche d’intervento validate scientificamente attraverso numerosi studi controllati ed è indicato dalle linee guida NICE come trattamento d’elezione per numerosi disturbi psicologici.
Collaborazione paziente e terapeuta
La relazione terapeutica assume un ruolo rilevante: terapeuta e persona lavorano insieme in modo collaborativo per identificare pensieri ed emozioni disfunzionali. Entrambi hanno un ruolo attivo: il terapeuta cerca di insegnare al paziente ciò che conosce dei suoi problemi e delle possibili strategie di gestione degli stessi, il paziente lavora attivamente anche al di fuori della seduta svolgendo dei compiti utili per promuovere e generalizzare le modalità di riconoscimento e regolazione delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti acquisiti in seduta.
Pratica e orientata allo scopo
Il terapeuta e la persona, dopo aver condiviso la diagnosi e il funzionamento psicologico, stabiliscono degli obiettivi specifici, chiari, concreti e raggiungibili e si accordano sul possibile piano di trattamento. Periodicamente il terapeuta valuta oggettivamente i cambiamenti sintomatologici e l'andamento rispetto agli obiettivi definiti.
Di breve durata
La durata complessiva varia a seconda del caso, degli obiettivi e delle difficoltà che si incontrano durante il percorso. I colloqui hanno la durata di circa 50 minuti e sono tendenzialmente a cadenza settimanale.
Concentrata sul qui ed ora
Si concentra sul presente e sul funzionamento del paziente nel "qui ed ora". Tuttavia, alcune teorie e modelli terapeutici considerano anche importante l'indagine del passato per comprendere come il paziente abbia appreso schemi e credenze su di sé, sugli altri e sul mondo.